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In forma col cardiofrequenzimetro
Prima di tutto bisogna chiarire il concetto di "aerobico". Va ricordato, infatti, che negli sforzi più intensi si attiva il sistema energetico anaerobico, mentre solo in quelli medio-leggeri si sfrutta il sistema aerobico.Questo vuol dire che se stiamo seguendo, per esempio, un corso di spinning, il cui livello di difficoltà è troppo elevato rispetto al nostro stato di allenamento, probabilmente saremo in una condizione di sforzo eccessivo e, quindi, in presenza di un metabolismo anaerobico. Ciò porterà al consumo dei soli zuccheri circolanti e non dei grassi di deposito e, se lo sforzo sarà troppo prolungato, verranno consumati in parte anche i muscoli (gluconeogenesi), poi saranno accumulate tossine (lattacidosi) e si arriverà presto al completo affaticamento. Il risultato è che avremo sì consumato calorie, ma senza perdere nemmeno un grammo di grasso.
Un’attività è veramente "aerobica" solo se è di intensità media, cioè se non si supera il VO2Max (massimo consumo di ossigeno). Per misurare questo valore sono necessarie particolari attrezzature medico-sportive, quindi in pratica si fa riferimento a tabelle standard che indicano una soglia di frequenza cardiaca da non superare in base all’età: queste sono basate sulla formula della massima frequenza cardiaca ( FCMax = 220 - età ). Quindi basta utilizzare un cardio-frequenzimetro (i moderni attrezzi ne hanno uno integrato) per controllare le pulsazioni e fare un allenamento veramente aerobico, possibilmente oltre i 20 minuti. Una lunga camminata a ritmo sostenuto sul tapis roulant fa consumare più grassi di una corsa a tutta velocità. Chi ha corso per 10 minuti sarà più affaticato, ma avrà solo allenato il proprio sistema cardiovascolare. Chi ha camminato per 20 minuti avrà bruciato molti più grassi.
Contollare le pulsazioni
Il senso di fatica, dunque, non è affatto sufficienti per definire un buon allenamento dimagrante. Ciò che determina l'efficacia dell'allenamento ai fini del consumo dei grassi di deposito è l'intensità dello sforzo per la sua durata. L'intensità deve essere tale da mantenere le pulsazioni costantemente entro la soglia del massimo consumo di ossigeno. Per questa ragione si preferisce solitamente eseguire sessioni di 30-60 minuti su attrezzi come bike, tapis roulant e rotex, dato che permettono facilmente di regolare in tempo reale il livello di sforzo e di mantenere costanti le pulsazioni. A tal fine, tutti i moderni attrezzi dispongono di un cardio-frequenzimetro integrato, che legge le pulsazioni e regola di conseguenza il livello di difficoltà dell'esercizio.Con il cardiofrequenzimetro da polso Polar FT80, oggi è possibile estendere questo concetto anche all'allenamento con i pesi, mettendo finalmente d'accordo i principi del dimagrimento e quelli della tonificazione muscolare. Oltre alle tradizionali funzioni incluse negli altri modelli, infatti, il nuovo dispositivo permette di definire, attraverso il collegamento al computer (serve l'interfaccia Usb FlowLink) e al sito www.polarpersonaltrainer.com, il proprio workout con i pesi. Una volta in palestra si indossa la fascia toracica WearLink+ e si avvia il programma preimpostato: sulla base degli esercizi definiti in precedenza e in relazione alla frequenza cardiaca letta in tempo reale, "l'orologio" indica il corretto tempo di recupero tra le serie al fine di mantere costantemente le pulsazioni entro l'intervallo ideale; il computer interno, infatti, stabilisce questo valore in modo indivuale sulla base dei parametri personali impostati in fase di setup.
Inoltre si può attivare una modalità semplificata di allenamento che non richiede il preventivo inserimento degli esercizi: in tal caso il computer analizza in ogni momento le pulsazioni (che vengono mostrate sul display con un grafico) e indica con un allarme acustico il momento in cui scendono al di sotto della soglia minima calacolata, ovvero il momento ideale per riprendere l'esercizio. Inoltre il sistema Polar permette di pianificare e monitorare i progressi dell'allenamento: i dati registrati durante l'attività fisica, infatti, vengono successivamente trasferiti attraverso il computer al database del sito www.polarpersonaltrainer.com, che fornirà un'analisi dettagliata su base aggregata e periodica di tutti i principali parametri di lavoro, fornendo indicazioni utili per le sedute successive.
Grazie a questa invenzione abbiamo oggi uno strumento che permette di rivoluzionare il concetto di allenamento dimagrante! Per la prima volta, infatti, possiamo utilizzare l'allenamento con i pesi non solo per tonificare i muscoli ma anche per consumare i grassi, con la certezza scientifica (non più empirica) dell'efficacia del workout.
Va precisato che questa soluzione è efficace nel caso dell'allenamento "fitness", in cui si utilizzano sovraccarichi moderati e ripetizioni medio-alte, mentre non è consigliata per il bodybuilding o la pesisistica: in tali attività, infatti, che hanno come finalità il massimo potenziamento muscolare, gli elevatissimi carichi di lavoro, seppur utilizzati per serie più brevi, richiedono tempi di recupero molto più lunghi di quelli determinati semplicemente dall'analisi delle pulsazioni. Quando si utilizzano carichi sub-massimali, infatti, aumenta più velocemente la pressione arteriosa che il numero di pulsazioni e, oltre all'affaticamento del sistema cardio-vascolare, va considerato lo stato di forte "eccitazione" del sistema nervoso, che può richiedere fino a 3 minuti per "scaricare" completamente i moto-neuroni tra una serie e l'altra.
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